Percorso


IL MAGO BALATON

Una trilogia in cui il tema del sacro si mescola con il genere popolare: queste sono, in sintesi, le “Operette Apocrife” ideate dal duo Brunello/Molnar. Tre piccoli drammi – “Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di loro è il regno dei cieli. Dialogo tra Gesù il Nazareno e Pinocchio incarcerati”, “Il Mago di Balaton” e “Il Pane Quotidiano. Baracca e burattini” – ispirati al Vangelo.

Gli ultimi due, prodotti dalla Biennale, sono ospiti all’Alpe Adria Puppet Festival (“Dialogo” fu presentato in prima assoluta al festival nel 2005 con grande successo).

Ne Il Mago Balaton”, il burattinaio sta scrivendo su commissione una commedia ispirata ai miracoli nel Vangelo. I personaggi e gli oggetti di scena affollano il tavolo: una casupola degli attrezzi della pesca in riva al lago, dentro c’è murato il famoso Mago Balaton con solo una pagnotta una brocca d’acqua e il suo famoso anello di pietra dura, una guardia alla prigione, un canneto impenetrabile, una baraccopoli di curiosi e fedeli che aspettano il miracolo. Perché il mago ha giurato che da quella prigione sparirà e riapparirà in corpore altrove. Un bel grattacapo per il burattinaio alle prese con problemi tecnici, dubbi esistenziali e professionali, cercando di accontentare il pubblico con il lieto fine di un miracolo ben riuscito.

Presentato in prima assoluta alla Biennale di Venezia. Uno spettacolo che si muove come su un filo, ondeggiando fra figure religiose e iconiche, temi sacri e popolari. Una molteplicità di temi toccati con acutezza, capacità di sorprendere, volontà di cambiare i soliti paradigmi interpretativi.

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