San Canzian d’Isonzo

San Canzian d’Isonzo: un festival di arte, storia, cultura e natura

Ti presentiamo un altro dei luoghi che farà da vetrina all’edizione 2024 dell’Alpe Adria Puppet Festival: San Canzian d’Isonzo. Un’altra opportunità per far conoscere il teatro di Figura fuori dai luoghi convenzionali in un’atmosfera unica.

San Canzian d’Isonzo offre una ricca combinazione di storia, cultura, natura ed economia che la rendono un microcosmo particolare in tutto il Friuli Venezia Giulia.

Situato nella bassa pianura friulana, vicino al fiume Isonzo, la sua posizione lo ha reso d’importanza strategica durante la Prima Guerra Mondiale, con numerose battaglie combattute nelle vicinanze.

Il territorio è caratterizzato da una ricca biodiversità, grazie alla presenza di zone umide e corsi d’acqua che fanno parte del Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie.

San Canzian si sviluppò probabilmente intorno al IV-V secolo dopo Cristo. Sono stati infatti rinvenuti numerosi materiali risalenti all’epoca proto-cristiana.

In località “ad aquas gradatas” (denominata oggi le Grodate) durante le persecuzioni di Diocleziano degli anni trecento furono martirizzati i fratelli Canzio, Canziano e Canzianilla, dai quali ha avuto probabilmente origine il nome del paese. Le tre croci color sangue presenti nel suo stemma ricordano proprio il loro martirio. Le celebrazioni in onore dei santi patroni sono tra le manifestazioni più sentite e partecipate dalla comunità.

Cosa vedere a San Canzian d’isonzo:


Chiesa dei Santi Canziani Martiri  edificata su una basilica paleocristiana e la tomba dei santi Canzio, Canziano e Canzianilla.

Parrocchiale di S. Andrea (frazione Pieris): custodisce resti murati all’esterno e, all’interno, una pala d’altare cinquecentesca e un altare barocco di Paolo Zuliani (1760).

Antiquarium Cansianensis: raccoglie mosaici paleocristiani e resti di monumenti funerari romani e paleocristiani.  

Chiesetta di S. Spirito: costruita sui resti del battistero della antica pieve (sec. XII d.C.), distrutti probabilmente a causa delle continue invasioni.

Chiesetta di S. Proto: lungo la via Romana, ospita due sarcofagi con la dedicazione ai martiri aquileiesi Proto e Crisogono, risalenti al IV secolo d.C.

Villa Settimini (frazione Pieris): villa veneta, ex sede municipale, oggi sede della biblioteca comunale.

Villa Marchese de Fabris (frazione Begliano): parzialmente abitata da privati, viene concessa per manifestazioni e mostre.

Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena (frazione Begliano): di origine cinquecentesca e rifatta verso la fine del 1700. All’interno vi sono spazi che richiamano la chiesa del Redentore di Venezia. 

A San Canzian d’Isonzo appuntamento mercoledì 21 agosto alle ore 18.30 per La Capra Ballerina del Granteatrino di Bari. Uno spettacolo da non perdere…la cittadina e la pièce teatrale.

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