Quel diavolo di Arlecchino

Tra piccoli segreti e aneddoti, Paolo Rech ci presenta l'affascinante storia di Arlecchino, il servitore bonaccione e un po’ sciocco della Commedia dell’Arte, che però nasconde un passato intrigante tra le schiere infernali. Arlecchino è il simbolo della furbizia e della capacità di adattamento, un vero maestro dell'improvvisazione, sempre in grado di cavarsela anche nelle situazioni più difficili.

Questo personaggio nel corso dei secoli ha subito una trasformazione in positivo e ha influenzato molte culture teatrali in tutto il mondo. Il suo nome pare derivare da "Hellequin" o "Helleking", un demone a capo di una banda di spiriti maligni nella mitologia francese medievale. Paolo Rech ci racconta dei suoi antenati che guidavano la Caccia Selvaggia, una mitologica orda di spiriti e animali feroci, in particolare cani, che terrorizzava le notti alpine e del nord Europa.

 

Lo spettacolo è un’occasione per vedere con uno sguardo nuovo e ironico le origini della maschera più famosa al mondo. Il tutto avvalendosi di un linguaggio semplice e divertente, che spazia dal teatro tradizionale dei burattini in baracca al teatro d’attore della Commedia dell’Arte.

 

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